Concessione dei terreni per 99 anni. La mia proposta al Comune: abbinare cassa ed equità
Il Comune, pare evidente dall’ultimo scostamento di bilancio, sta grattando il fondo, cercando ogni euro possibile. Esso, peraltro, il grosso delle entrate le fa con le multe, il comparto immobiliare, gli oneri di urbanizzazione fino al riscatto di concessioni di costruzione.
Parliamo di quelle case, costruite su terreni comunali negli anni, con concessione per 99 anni e possibilità di riscatto. Recentemente, in molti hanno avuto una brutta scoperta: i prezzi sono aumentati, anche raddoppiati! Ma la scadenza per decidere di riscattarli non è cambiata, restando al 2024.
Oltre alla differenziazione della cifra in base al suo valore immobiliare, ho avanzato una proposta: verificare la condizione economica e sociale dell’acquirente in modo che possa rilevare il terreno nella modalità quanto più sostenibile possibile per lui anche in termini di dilazione di pagamento (cifre e tempi) o accedendo a convenzioni agevolate stipulate dal comune con istituti di credito. Ciò consentirebbe anche di velocizzare tutto il processo.
Non nascondo che questa misura porterebbe ad un duplice vantaggio per il Comune, da una parte consentirebbe di fare cassa velocemente, dando ossigeno ai bilanci asfittici di Palazzo Marino. Dall’altra eviterebbe un mare di contenziosi legati alle modalità dell’aumento dei costi di riscatto e del mancato spostamento della data finale per la decisione e nello stesso tempo, cosa più importante, verrebbe incontro a tanti cittadini in difficoltà per tale provvedimento.
Ho fatto una interrogazione all’assessore al Bilancio Conte per chiedere se il Comune intenda valutare anche questa via di finanziamento che è, allo stesso tempo, efficace ed etica”.
I proprietari, perché di questo si tratta, proprietari di case su terreno altrui, io credo abbiano diritto di poter sistemare la propria situazione definitivamente. Infatti, al momento, in molti sono proprietari dei muri, ma non del terreno su cui questi muri sorgono, creando ogni genere di difficoltà e per i più disinformati anche la paura di perdere la casa. Dare a questi cittadini la possibilità di pagare il giusto, anche con modalità dilazionate, consentirebbe loro di vivere vite più serene. Il Comune ha la possibilità di fare, una volta tanto, un’azione che serve sia a chi paga che a chi riceve. Speriamo non se la faccia sfuggire.