Porta Venezia: che fare contro il degrado
Come sempre, è percezione di insicurezza quando tocca qualcuno che non conosci lontano da casa, è microcriminalità quando tocca qualcuno che non conosci vicino a casa, è emergenza sicurezza quanto tocca te. Il meccanismo non è nuovo e oggi la maggioranza tocca con mano le conseguenze dell’abbandono del territorio perché la criminalità gli è entrata nel tinello: Porta Venezia, infatti, è uno dei bastioni della maggioranza di Sala. E gli atti di delinquenza che si svolgono impuniti da mesi stanno colpendo sul vivo.
La lunga lettera dei commercianti a Sala è, di per sé, molto più utile di un trattato sociologico sulle cause del problema sicurezza in tutto Milano. Quando si arriva a invocare l’intervento della Forza Pubblica abbiamo già perso tutti. E, se i poteri di sicurezza del Comune sono molto limitati, altri ce ne sono che non vengono MAI usati tempestivamente.
Cito dalla lettera:
“Purtroppo numerosi esercizi commerciali, benché a conoscenza di queste autodisposizioni oltre che dei regolamenti e delle ordinanze comunali, ignorano volutamente le regole e il buonsenso, cagionando numerosi disagi e alimentando fenomeni di degrado urbano. A più riprese l’associazione ha dunque segnalato agli organi competenti l’elenco delle suddette imprese, invocando controlli severi e tempestivi, senza ottenere ad oggi riscontri concreti. A questo proposito, crediamo sia utile insistere nel rimarcare come nella zona operino, senza ostacolo, minimarket e piccole rivendite che, di fatto, somministrano alcolici senza rispettare orari e modalità di somministrazione. Abbiamo più volte evidenziato come queste attività, che posseggono autorizzazioni completamente differenti dai locali di somministrazione, siano i principali fornitori per gruppi di avventori che occupano androni e zone di passaggio fino a ben oltre i nostri orari di chiusura, lasciando conseguente sporcizia e degrado che spesso vengono imputati, generalizzando, alla sola presenza dei locali.”