Vale solo il profitto?
NON SI PUO’ PIU’ PARLARE DI SOLO PROFITTO ! UNA FORMULA CHE HA FALLITO E CHE RIPORTA L’UOMO AL CENTRO
La demografia è in calo drastico. La domanda di beni e servizi di conseguenza è in affanno e manca la spinta “giovanile” . Il mercato stenta a riprendersi anche per questo motivo e l’uomo e il suo ambiente si ripone al centro del sistema economico.
Un’azienda oggi non può più parlare solo di ottimizzazione del profitto (che non regge più) e il conflitto tra capitale e lavoro – che per anni è stata alla base di una certa cultura – ostacola gravemente il cambiamento in atto. L’orientamento dovrebbe essere quello della creazione di valore condiviso .
E’ necessario , quindi , che le aziende sostengano i lavoratori – che rappresentano la classe media oggi indebolita – perché nel sistema economico hanno un doppio ruolo quello di produrre e quello di consumare .
Una delle leve condivisibili tra capitale e lavoro è senza dubbio uno sviluppo economico territoriale no profit legato al benessere : Il welfare .
L’Economia di mercato remunera l’efficienza e il merito (paga solo chi lavora!) ma c’è molto lavoro non esternalizzato che è tutto quello che si fa nei confronti di chi ha bisogno ma che, in base ai concetti dell’economia di mercato non meriterebbe un euro.
Un Welfare condiviso e relazionale con giusto equilibrio tra stato e privato aiuterebbe la persona ma soprattutto l’economia.
A tutti l’impegno di aiutare questo cambio di passo: aziende, sindacati e lavoratori.