Diritto alla libera circolazione
Multe: sicurezza stradale o ingegneria sociale?
Sala ha dichiarato che farà quanto in suo potere per far rinunciare un 10% di Milanesi alla propria macchina. Mi pare che il futuro sia il tempo sbagliato: ha già iniziato. Altrimenti come si spiegano i dati che vedono Milano incassare più di chiunque altro con le multe?
Nel 2022 il Comune di Milano è stata l’amministrazione che ha guadagnato di più in Italia grazie alle multe per violazioni del Codice della Strada: più di 151 milioni di euro l’introito pari al 15% del suo bilancio annuale (€ 133.071.471,81 Roma, € 43.259.763,73 Bologna, € 46.793.916,71 Firenze). Praticamente una tassa comunale occulta! Su una multa di 50 euro circa quasi 18 euro vanno per le spese di notifica.
Di questa enorme somma l’ammontare minimo che Milano dovrà destinare ad interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’Ente (art. 208, comma 4, lettera a) è di euro 17.321.956,30.
Milano è una città ingessata da rallentamenti, divieti e controlli
Ma guadagnare così tanto è normale quando si tenta di ingessare una città come Milano che ha nel suo DNA il movimento: AREA B, AREA C, ZTL, STRISCE BLU, STRISCE GIALLE e PARCHEGGI LIBERI INTROVABILI
E poi ci sono gli autovelox!
Al momento a Milano ce ne sono ben 18 fissi, 9 mobili e per effetto di un decreto del 2003 dovrebbero esserne installati altri 16 fissi!
L’obiettivo legittimo degli autovelox è quello di evitare incidenti a salvare vite e per esserlo questi impianti dovrebbero essere posizionati soprattutto in prossimità di punti sensibili come passaggi pedonali, scuole, ospedali, insomma dove c’è passaggio di persone e quindi un’auto che sfreccia ad alta velocità può creare un pericolo per i pedoni.
E invece la maggior parte degli autovelox sono posizionati prevalentemente su strade dove andare a 70 o a 50 chilometri all’ora è quasi impossibile e il dato eclatante è quello del numero di multe comminate per “eccesso di velocità” sul cavalcavia del Ghisallo nel 2019: 76.015 MULTE
Un autovelox posizionato su una strada veloce, senza semafori, né dossi né passaggi pedonali sulla quale transitano gli automobilisti che arrivano direttamente dalle autostrade e che a volte frenano di colpo creando veramente problemi di sicurezza!
Questo ci fa fortemente presupporre che molti autovelox a Milano siano stati posizionati soprattutto allo scopo di fare cassa!
Stesso ragionamento si può estendere anche sulla scelta di alcune postazioni delle telecamere di barriera dell’area B. Un esempio è l’autovelox installato a pochi metri prima dalla motorizzazione Civile di Milano di Via Cilea (venendo da Pero, dalle autostrade e tangenziali) dove auto anche di altri paesi limitrofi si recano per fare la revisione.
La visione politica
Tema sul quale i parlamentari di NOI MODERATI Maurizio Lupi e Alessandro Colucci hanno posto al Ministro Salvini un quesito durante un “question time” ribadendo il fatto che l’ideale per un amministratore pubblico dovrebbe essere azzerare le multe, perché vorrebbe dire che i cittadini hanno imparato a rispettare le regole del codice della strada. E sul medesimo tema ho proposto una interrogazione alla Giunta di Milano, chiedendo se, qui, il vero motivo della proliferazione di multe e autovelox non fosse un grande esperimento di ingegneria sociale per costringere i cittadini a rinunciare alla propria autovettura.