Operazione Milano 2050
Si parla tanto di cambiamenti climatici che si portano dietro una vera rivoluzione anche in campo sociale e culturale. Un fermento che sta attraversando anche la nostra città quella che abbiamo costruito e che vogliano veder crescere nella stessa modalità.
Ma oggi la scommessa è quella di assicurare, in questo contesto, uno sviluppo in grado di durare nel tempo e di ricreare un ambiente, anche sociale, che assicuri condizioni sempre migliori imparando a coniugare obiettivi di consolidamento, crescita, resilienza con eventi improvvisi. Possiamo farlo solo cambiando radicalmente i paradigmi consolidati inventando nuovi schemi che ci porteranno a una nuova Milano nel 2050
È necessario ripensare alla costruzione di una città nuova con abitazione che tengano conto del clima che cambia e dei bisogni.
Soffermiamoci su come la città deve evolversi per permettere all’Uomo Nuovo una vita migliore futura (ma non troppo).
Quali saranno i nuovi Milanesi che abiteranno principalmente Milano nel 2050?
- Giovani universitari: grazie alla presenza in città di molte università e poli di ricerca, i giovani non si possono, già oggi, permettere di pagare un affitto. Si pensi che il 68% dei nostri giovani italiani non lascia la famiglia perché non ce la fa a mantenersi da solo.
- Lavoratori/famiglie: sempre di più transiteranno nella nostra città per brevi periodi per effetto di una modalità e regolamentazione del lavoro che è cambiato (sempre meno stanziale), oltre che per l’attrazione che la città ha nei confronti dell’hinterland.
- Forte aumento degli anziani.
Quale potrebbero essere le nuove modalità di costruire a supporto di questo cambiamento epocale?
Villaggi per Senior: anziani non più soli
Siamo un paese di anziani, ma il territorio non è strutturato per una fascia di età che cresce sempre di più. In Italia ci sono 6 milioni over 65 che richiedono 10 miliardi di welfare. Gli anziani sono una opportunità economica e la maggior parte di essi tra 10 /15 anni non potrà permettersi case di riposo o badanti.
La città del futuro non può non tener conto di questo fenomeno che la politica sembra stia sottovalutando e lo deve fare aiutando la creazione di Villaggi per anziani che abbiano al loro interno servizi per la persona.
Case Studenti per famiglie più serene
Quando una famiglia è costretta a mandare un figlio lontano da casa a studiare (o lavorare) oltre al costo dell’affitto e del mantenimento, ha anche una preoccupazione: quella di avere un ragazzo solo in una città che non conosce. Creare luoghi dove abitare a prezzi calmierati e con servizi e punti di riferimento rende l’esperienza dei giovani sicuramente più piacevole ed equilibrata per tutta la famiglia.
L’istituzione dovrebbe, anche in questo caso, concentrarsi nel farsi promotrice della costruzione di Case per Studenti che abbiano al loro interno servizi a sostegno dei giovani con l’istituzione di un coordinatore che diventi una figura di riferimento per loro e per le lor famiglie in caso di bisogno.
Cosa può fare un comune illuminato?
“Operazione Milano 2050”. Un progetto che racchiuda in maniera olistica (perché solo così si può trattare un cambiamento epocale) e che detti le linee guida per la costruzione della città del 2050. Oggi dobbiamo pensare ciò che ci sembra impossibile proprio come è sempre avvenuto per le grandi imprese. Come Kennedy, che nel 62 tentò il lancio sulla luna e disse: “abbiamo scelto la Luna non perché è un obiettivo semplice ma perché è un progetto ardito” (e non impossibile). In quell’anno esistevano le condizioni, ma non le conoscenze che si ebbero dopo, ma che furono stimolate da questo pensiero.
Alcune mie proposte in ambito di sostenibilità sociale
- Incentivare e aiutare concretamente i costruttori a realizzare strutture abitative che abbiano le caratteristiche sopra citate, come ad esempio: maggiore semplificazione, snellimento dei processi autorizzativi, fiscalità premiante e meno burocrazia.
- Organizzare a livello comunale un settore che lavori per creare una rete con tutte le associazioni di welfare e di volontariato, amministratori di condominio, immobiliaristi, servizi sanitari e di assistenza presenti nei quartieri per essere chiamati (per vicinanza) a sostegno delle nuove realtà urbane.
- Facilitare la demolizione e la ricostruzione, attraverso la rigenerazione urbana, con parametri sociali e ambientali dettati dal programma.
Avete altre idee? Scrivetemi